Giorno 3 Cremona Albereto val Tidone

Oggi tappa relativamente breve, ho calcolato male i punti di ristoro ed ho bruciato il vantaggio dei giorni scorsi. Poco male; il posto è molto bello e mi godo questo sole facendo due passi in scioltezza tra i colli piacentini.  Anche perché ieri è stata dura e da domani si sale e si scende; le gambe potrebbero giustamente ribellarsi.
Incredibile come nel raggio di pochi km il paesaggio cambi radicalmente ; ho pedalato per 300km in una pianura che sembrava infinita ed all'improvviso sono spuntati panettoni coperti di vigneti ed ulivi che mi tengono ancora col naso in su, anche adesso che ci sono sopra. Ma dove erano nascosti?
In ogni caso la loro bellezza è direttamente proporzionale alla mia frequenza cardiaca quindi domani dovrò gestirmi molto, molto bene.
Pensiero della giornata: stamattina cercavo un meccanico, poco prima di Piacenza, per un piccolo problema alla bici. Sono capitato, su indicazione di alcuni passanti e passando da un labirinto di vie, da un artigiano. Ebbene, incredibili le somiglianze di quel posto con l'officina di Dante (mio padre ndr.) di 30 anni fa. Il banco da lavoro, la disposizione degli attrezzi, la porta d' ingresso in lamiera, gli stessi adesivi sui vetri, lo stesso disordine discreto, lo stesso odore nell'aria di solventi e copertoni, un et3 anni 90(presumo in restauro) parcheggiato fuori. Ed il Dante della situazione? .. Sembrava disegnato dalla stessa mano.
È proprio vero che non siamo noi a scegliere i luoghi. Loro scelgono noi.

Commenti